Alessandro Milesi
← Back to ArtistiAlessandro Milesi è una delle figure più rappresentative della pittura veneziana tra Otto e Novecento. Nato a Venezia nel 1856, si formò all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Pompeo Marino Molmenti, sviluppando sin dagli esordi una particolare attenzione per la vita quotidiana della sua città. La Venezia popolare — fatta di calli, mestieri, scene d’osteria, piccole storie di umanità — divenne il nucleo poetico della sua ricerca pittorica. Durante gli anni Ottanta dell’Ottocento il suo linguaggio, inizialmente ancorato alla tradizione accademica, evolse verso una tavolozza più luminosa e una narrazione più immediata, influenzata dal naturalismo europeo e dall’osservazione diretta del vero. La partecipazione alle principali esposizioni nazionali e internazionali — dalle Promotrici italiane alle Biennali veneziane, di cui fu presenza assidua fin dalla prima edizione del 1895 — contribuì a consolidare la sua fama. Tra la fine del secolo e i primi decenni del Novecento Milesi affiancò alla pittura di genere una raffinata produzione ritrattistica, caratterizzata da una sensibilità psicologica sottile e da un gusto per l’eleganza borghese dell’epoca. I suoi ritratti, destinati a committenti pubblici e privati, rivelano una piena maturità stilistica e una profonda capacità di interpretazione del soggetto. Pur attraversando le trasformazioni artistiche del primo Novecento, Milesi mantenne sempre una cifra personale riconoscibile: un realismo caldo, unito a una sincera partecipazione verso il mondo rappresentato. Morì nella sua città natale nel 1945, lasciando un corpus di opere che costituisce una testimonianza preziosa della società veneziana tra due secoli. Oggi Alessandro Milesi è considerato un interprete fondamentale della tradizione pittorica veneta, capace di restituire con sguardo limpido e autentico la vita quotidiana e la cultura visiva della Venezia moderna.