Kunio Kaneko è nato a Tokyo nel 1949.

Ha frequentato il Musashino University of Fine Arts, diplomandosi nel 1972. Dopo gli studi, è diventato allievo di due artisti già affermati: Joichi Hoshi e Kihei Sasajima. Kaneko lavora prevalentemente con la tecnica tradizionale giapponese del mokuhanga, ossia la stampa su blocchi di legno (woodblock prints). Uno strumento chiave che utilizza è il baren, lo strumento manuale (una sorta di disco piatto) che serve a imprimere la carta sul blocco di legno, spesso avvolto in bambù: tutto ciò nel pieno rispetto e nella manualità delle tecniche tradizionali.Un tratto distintivo del suo stile è la fusione tra elementi classici della tradizione giapponese e tocchi più moderni, soprattutto nelle scelte cromatiche e nei fondi: Kaneko ama usare sfondi metallici (oro, argento), carte colorate, talvolta monoprint, ottenendo una qualità luminosa e una profondità che esaltano i motivi tradizionali.I soggetti delle sue opere sono spesso fortemente radicati in simboli e immagini giapponesi: koi (carpe giapponesi), Montagne come il Monte Fuji, geta (sandali di legno), kimono, tabi (le calze tradizionali), ventagli, motivi naturali (alberi, fiori), “koinobori” (bandiere a forma di carpa), etc.

Spesso nei titoli delle sue stampe sceglie parole come lucky, happy, o comunque termini che evocano positività, felicità, buon auspicio. Le sue stampe sono per lo più edizioni limitate, tutte firmate, datate, titolate, e numerate: le tirature variano tipicamente tra 100 e 200 esemplari. L’uso della foglia metallica (oro o argento) nei fondi delle stampe crea effetti di luce che dipendono anche dalla carta e dall’angolazione visiva dell’osservatore. Questi dettagli rendono l’opera non solo visivamente suggestiva ma anche tattile, materica, nel senso che si percepisce la qualità della carta, il rilievo, la texture. Kaneko ha esposto in numerosi paesi, non solo in Giappone ma anche Corea del Sud, Stati Uniti, Francia, ed ha una riconosciuta fama internazionale. Le opere di Kaneko non sono solo esercizi grafici: trasmettono una serenità, una sorta di atmosfera calda, amichevole, quasi rassicurante. I motivi scelti, l’uso del colore, la lucidità dei metalli, la delicatezza dei dettagli contribuiscono a creare un’esperienza visiva contemplativa. Spesso sono opere che invitano alla calma, all’ammirazione della natura, dei simboli tradizionali, in un’ottica che unisce il rispetto per il passato con una sensibilità contemporanea.Kunio Kaneko rappresenta un ponte davvero efficace tra la tradizione del mokuhanga e un gusto moderno: non rinnega le tecniche antiche, ma le rivitalizza con sperimentazioni su fondo, colore, scelta del soggetto.