Giulio Cisari

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Giulio Cisari nasce a Como il 7 maggio 1892 e muore a Milano il 28 marzo 1979. Cresce in un’epoca in cui l’Italia, dal punto di vista artistico, si sta interrogando sul rapporto fra tradizione e modernità: animata da fermenti grafici, illustrativi, dalla diffusione delle riviste, dalla cultura del manifesto, dai movimenti di rinnovamento nel tratto, nella xilografia, nelle arti decorative.Si forma all’Accademia di Brera, uno dei luoghi più prestigiosi dell’istruzione artistica in Italia, dove studia sotto la guida di maestri come Cesare Tallone e Ludovico Pogliaghi. Queste scuole gli trasmettono rigore tecnico, capacità del disegno, una attenzione al ritratto, ma anche alla decorazione, al bello finito, all’illustrazione come arte da stampa.La sua vita attraversa momenti cruciali: come molti del suo tempo, partecipa al primo conflitto mondiale (1915-1918) come volontario. Questo lo pone, come molti artisti di quel periodo, di fronte a esperienze forti che inevitabilmente plasmano lo sguardo, la sensibilità per la figura, per la materia dell’impasto, per il contrasto tra luci e ombre – non solo nel senso visivo, ma morale. Cisari è pittore, illustratore, incisore, xilografo, architetto in senso figurato per il modo in cui com-pone libri, illustra, cura il tratto decorativo. Al centro della sua opera c’è il disegno, la xilografia, la grafica di stampa per libri e riviste. Nei primi decenni del XX secolo (anni ’20 e ’30) Cisari produce moltissime xilografie, copertine, illustrazioni per riviste, manifesti, decorazioni, locandine, ex libris. Fra i suoi temi ricorrenti ci sono vedute, trasporti marittimi (navi, porti), soggetti allegorici, figure storiche, ritratti, motivi ornamentali, e tutto quanto possa avere a che fare con la grafica, con la forma finita del manifesto o della copertina. È molto attivo nel circuito espositivo: partecipa a numerose Biennali di Venezia (nove secondo le fonti) e a tre Quadriennali a Roma. Ottiene premi, riconoscimenti. È socio onorario dell’Accademia di Brera. Oltre alla xilografia, Cisari si muove anche nella pittura propriamente detta: dipinti, ritratti su commissione, quadri tradizionali come olio su tela, spesso con soggetti ufficiali, figure benefattori, “ritratti di corte” o su incarico di enti pubblici. Parlare dello stile di Cisari vuol dire mettere insieme precisione, gusto decorativo, amore per la linea, equilibrio. Alcune sue opere sono acquistate o richieste da collezioni prestigiose, o da ambienti ufficiali. Il valore di Cisari sta anche nel fatto che sa muoversi su più registri: il ritratto, la xilografia, l’illustrazione, il manifesto, l’ornamento.